Nuovo Reddito di cittadinanza 2024: Assegno di Inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro?

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Dal 1° gennaio 2024, il Nuovo Reddito di cittadinanza 2024, implementato nel 2019 per affrontare la povertà, è stato rimpiazzato da due nuove forme di assistenza: l’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Queste nuove misure mirano a promuovere l’inclusione sociale e occupazionale dei cittadini svantaggiati economicamente, stimolando contemporaneamente la richiesta e l’offerta di lavoro. Quali sono i criteri, gli importi e le modalità di accesso a queste nuove prestazioni? E quali differenze presentano rispetto al precedente Reddito di cittadinanza? Nel corso di questo articolo, cercheremo di rispondere a tali interrogativi, basandoci su fonti ufficiali autorevoli.

Come funziona l’Assegno di Inclusione?

L’Assegno di Inclusione (ADI) è una nuova misura che mira a contrastare la povertà e promuovere l’inclusione sociale e lavorativa. Sostituendo il Reddito di cittadinanza dal 1° gennaio 2024, l’ADI richiede il soddisfacimento di specifici requisiti di cittadinanza, residenza, soggiorno, reddito e patrimonio, insieme alla partecipazione a un percorso personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa.

Componenti principali dell’ADI:

  • Quota A: Integra il reddito familiare fino a una soglia stabilita.
  • Quota B: Sostiene i nuclei familiari residenti in abitazioni concesse in locazione.
Nuovo Reddito di cittadinanza 2024: Assegno di Inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro?

Condizioni per l’accesso all’ADI:

  • Almeno un membro del nucleo familiare con disabilità, minore età, almeno 60 anni di età o in condizione di svantaggio inserito in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali.

Procedura per richiedere l’ADI:

  1. Presentare la domanda online tramite il sito dell’INPS, patronati o centri di assistenza fiscale (CAF).
  2. Sottoscrivere il Patto di attivazione digitale del nucleo familiare (PAD), delineando obiettivi e azioni per migliorare la situazione sociale e lavorativa.
  3. Attendere l’esito dell’istruttoria per verificare i requisiti e l’ammontare del beneficio.
  4. Ricevere il beneficio economico mensile sulla carta di pagamento elettronica (Carta di inclusione o Carta ADI) per un massimo di 18 mesi, rinnovabile previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi.
  5. Rispettare gli impegni del PAD e segnalare tempestivamente eventuali variazioni nella situazione personale, familiare o economica.

Come funziona il Supporto Formazione e Lavoro?

Il Supporto Formazione e Lavoro (SFL) rappresenta un prezioso programma di attivazione al lavoro per individui a rischio di esclusione sociale e lavorativa. L’iniziativa include diverse opportunità, tra cui:

  • Formazione: Coinvolgimento in progetti formativi mirati a sviluppare competenze specifiche per il mercato del lavoro.
  • Qualificazione: Accesso a percorsi di qualificazione professionale per aumentare le possibilità di inserimento occupazionale.
  • Orientamento: Supporto nella definizione degli obiettivi di carriera e identificazione delle opportunità più adatte.
  • Accompagnamento al lavoro: Assistenza nella transizione verso un’occupazione, fornendo sostegno pratico e consulenza.
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Per accedere al SFL, è necessario soddisfare alcuni requisiti, tra cui un’età compresa tra 18 e 59 anni, un ISEE familiare inferiore a 6.000 euro annui, e l’assenza dei requisiti per l’Assegno di Inclusione (ADI). È importante notare che il SFL è incompatibile con il Reddito di cittadinanza, la Pensione di cittadinanza e altri strumenti di sostegno al reddito.

La procedura di richiesta è online tramite il sito dell’INPS. Successivamente, è fondamentale sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (PAD) attraverso la piattaforma del Sistema informativo per l’inclusione sociale lavorativa (SIISL) e stipulare il Patto di servizio personalizzato presso l’ufficio competente per l’impiego.

Il beneficio economico del SFL ammonta a 300 euro mensili, erogati per un massimo di 12 mesi, con la possibilità di rinnovo per altri 12 mesi previa sospensione di un mese. È responsabilità del beneficiario rispettare gli impegni stabiliti dal PAD e dal Patto di servizio, e comunicare eventuali variazioni nella propria situazione personale, familiare o economica.

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